Non abbiamo ancora inserito tutte le bio di autrici e autori. Per ora riempiamo questo campo con un copincolla da una pagina interessante di Wikipedia:
I Malebranche sono un gruppo di diavoli presenti nell'Inferno di Dante (nei canti XXI, XXII e XXIII), deputati a controllare che i dannati della quinta bolgia dell'ottavo cerchio, quello dei fraudolenti, i "barattieri", non escano dalla pece bollente. Essi sono dotati di uncini con i quali graffiano e squartano tutti coloro che osino affacciarsi.
Il nome, così come quello del luogo, "Malebolge", e di molti dei diavoli, è inventato da Dante e significa propriamente cattivi artigli (le "branche" sono gli artigli leonini), riferendosi proprio agli uncini.
Il lungo episodio è caratterizzato da una innegabile vis comica che lo rende uno dei più famosi dell'Inferno. In questa occasione Dante diede prova della duttilità della sua poesia e della lingua italiana (della quale viene non a caso chiamato "padre"), adatta a trattare sia temi "alti" che più popolareschi.
Nel passo dantesco compaiono 13 diavoli. Il primo non ha nome ed appare minaccioso alle spalle di Dante e Virgilio mentre attraversano uno dei ponti delle Malebolge. Esso però non li considera e recita la sua scena con l'anziano di Santa Zita, un lucchese. Successivamente ne appaiono altri dodici, ciascuno con un proprio nome:
Malacoda (il capo della banda)
Scarmiglione (arruffato o "arruffone")
Barbariccia (il "sergente" della truppa che accompagna Dante e Virgilio lungo l'argine della bolgia)
Alichino (nome tratto dalla tradizione medievale, da cui poi deriverà l'Arlecchino delle commedie)
Calcabrina
Cagnazzo
Libicocco
Draghignazzo
Ciriatto (= porco)
Graffiacane
Farfarello (pure esso tratto dalla tradizione popolare medievale)
Rubicante (= rosso/rabbioso).