Recentemente mi è capitato per la prima volta nella vita di far germinare dei semi.
Il seme è un oggetto altamente simbolico e ne ha tutte le ragioni, ma non mi ero mai soffermato sulla logistica del costruire da zero una pianta.
Ecco l’aspetto che mi colpisce. Ipotizziamo che un seme pesi un grammo, mentre la pianta che produce arriverà a 10Kg. Da dove prenderà i 9,999Kg di materiale mancante?
Ok, la percentuale d’acqua è grande; ok, tanto peso è ottenuto assorbendo le sostanze dall’aria.
Anche se è una fetta minoritaria, però, una buona quantità di materiale si trova nella terra in prossimità. Incredibile, no? La pianta converte la fanghiglia circostante in se stessa, perché il seme ha pilotato le cose affinché andasse così. Il seme funge contemporaneamente da progetto architettonico, da architetto che lo legge, da costruttore che lo realizza.
Forse dentro la ghianda non c’è realmente una quercia completa, ma veramente poco ci manca.